Esame farse, l'interrogatorio di Luis Suarez: le parole del calciatore
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Esame farsa, l’interrogatorio di Luis Suarez: “A fine agosto la prima telefonata da Nedved”

Luis Suarez

L’interrogatorio di Luis Suarez, ascoltato lo scorso 18 dicembre per il caso dell’esame farsa.

La Repubblica riaccende i riflettori sul caso Suarez riportando la trascrizione dell’interrogatorio sostenuto dal calciatore, ascoltato il 18 dicembre 2020 dai Pm che seguono le indagini sull’ormai noto esame farsa per il conseguimento della cittadinanza italiana.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Esame farsa di Suarez, l’interrogatorio del calciatore

Nel corso del suo interrogatorio Suarez ha confermato di aver ricevuto un Pdf da studiare bene “perché quel testo poteva essere chiesto all’esame“. Proprio le dichiarazioni dell’attaccante offrono un assist ai legali della Professoressa Spina, secondo i quali, come confermato da Suarez, non c’era certezza sul fatto che quello sarebbe stato il testo dell’esame che avrebbe sostenuto.

Il calciatore costruisce anche i contatti con i dirigenti della Juventus: “Verso fine agosto, inizio settembre, ho ricevuto prima una chiamata da Nedved, poi da Paratici. All’inizio era soltanto per sapere se ero interessato alla trattativa. Dopo se n’è occupato il mio avvocato“, recita il verbale dell’interrogatorio come riferito da la Repubblica.

Nel corso della trattativa emerge il caso del passaporto.

“Paratici mi disse che mi avevano contattato perché pensavano che avessi il passaporto italiano come mia moglie. Gli risposi che non lo avevo, avevo solo iniziato a fare la relativa pratica chiedendo tutti i certificati necessari nei Paesi in cui ho vissuto”.

Luis Suarez
Luis Suarez

La preparazione in vista dell’esame

A quel punto viene comunicato a Suarez che avrebbe dovuto sostenere l’esame per il conseguimento del passaporto.

“I primi due giorni c’era un’altra ragazza, una sorta di tutor che interveniva per alcune traduzioni in spagnolo. Un altro giorno c’era Lorenzo. Mi faceva domande su ciò che avrebbero potuto chiedere in sede di esame. Mi ha fatto vedere 15-20 immagini tra le quali scegliere, io dovevo descriverle. Me le ha fatte vedere tutte dicendo che due o quattro, a scelta, avrebbero potuto essere oggetto dell’esame”. Il Lorenzo in questione Lorenzo Rocca.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2021 12:47

Drive Through: a Milano il vaccino si fa in auto in 5 minuti

nl pixel